MENOèMEGLIO

meno e meglio

Il progetto MENOèMEGLIO rappresenta lo sforzo di una rete locale verso la crescita della coscienza civica e della salvaguardia ambientale, per il tramite di azioni riferibili a due assi principali: la riduzione dei rifiuti indifferenziati e la valorizzazione e riuso del prodotto derivante dal processo combinato di differenziazione, riuso e riciclo prima dell’avvio a discarica. Obiettivo generale del progetto è di incentivare la riduzione dei rifiuti indifferenziati sul territorio dei Comuni partecipanti e della provincia di Avellino in generale, operando affinché si riducano rifiuti prodotti e nel contempo si valorizzino i prodotti derivanti dai processi virtuosi di riuso e riciclo, passaggio fondamentale della Strategia Rifiuti Zero. Tale obiettivo si declina in tre diversi obiettivi specifici che puntano alla sensibilizzazione delle nuove generazioni, alla valorizzazione dell’utilità e delle potenzialità “residue” di beni destinati a diventare “rifiuto” e, in generale, alla crescita di una coscienza ambientalista verso la Strategia Rifiuti Zero. Sono previste diverse attività: una campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione della provincia, un’attività formativa rivolta ai volontari e agli operatori che prenderanno parte attiva alle attività pilota, un’attività di monitoraggio scientifico specifico dell’andamento e dei risultati di progetto e tre distinte azioni pilota: centri per il riuso, centralina di erogazione di acqua potabile e compostatore di prossimità. Il progetto durerà 24 mesi e coinvolge il soggetto proponente, Comitato regionale ANPAS Campania e altri 14 partner: l’ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, quattro associazioni aderenti alla rete regionale ANPAS, Pubblica Assistenza Caposele, Pubblica Assistenza “Rocco Pascucci”di Frigento, Pubblica Assistenza “Donare è Vita” di Melito Irpino, Associazione Soccorso Volontari “Ost. Rita Gagliardi” di Solofra, tre Comuni, Caposele, Melito Irpino e Frigento, quattro altre associazioni, Associazione Turistica Pro Loco Caposele, Associazione di volontariato Don Tonino Bello Onlus, Associazione Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero e Associazione di Promozione Sociale SannioIrpinia Lab, una fondazione, Fondazione Volontariato E Partecipazione, una cooperativa sociale, Seeds. La Provincia di Avellino ha concesso il solo patrocinio all’iniziativa (è disponibile la lettera di intenti prodotta), non potendo impegnare alcuna risorsa a causa della situazione amministrativa in cui si trova (commissariamento).

Le iniziative attive nell’area territoriale di riferimento della presente proposta di progetto sono di tipo sporadico e promosse per lo più dal Terzo Settore locale; nella maggior parte dei casi sono attivate dalle singole associazioni e consistono in azioni di comunicazione, in mercatini, laboratori creativi o altri piccoli eventi. In pochi casi si tratta di iniziative di rilievo regionale o nazionale, come l’Incontro Nazionale “ANPAS verso RIFIUTI ZERO, Quale ruolo per il Volontariato?” del novembre 2010. Il progetto che si propone coniuga l’esperienza delle associazioni con l’iniziativa di alcuni Comuni, combinando azioni pilota ad azioni di tipo trasversale, per far si che quanto già realizzato, come alcuni mercatini dell’usato o momenti informativi in scuole e comunità, trovi una sua continuazione e permetta di mantenere alta l’attenzione sul tema della riduzione dei rifiuti.

Destinatari diretti delle attività di progetto saranno: – 40 volontari e operatori delle associazioni partner che saranno direttamente coinvolti nelle attività di progetto, partecipanti al percorso formativo – 50 tra banner-1scuole, comunità, parrocchie ed altri enti, coinvolgi negli eventi di sensibilizzazione sul territorio della provincia di Avellino – 4 Comuni, con popolazione totale di 21.903 abitanti (Caposele 3.605, Frigento 4.017, Melito Irpino 1.968 e Solofra 12.313, dati censimento 2011, Istat.it) Indirettamente, i destinatari saranno le comunità in cui hanno sede tutte le organizzazioni partner, anche per il tramite delle 45 associazioni aderenti alla rete regionale delproponente.

Obiettivo generale del progetto MENOéMEGLIO è quello di incentivare la riduzione dei rifiuti indifferenziati sul territorio dei Comuni partecipanti e della provincia di Avellino in generale, operando affinché si riducano rifiuti prodotti e nel contempo si valorizzino i prodotti derivanti dai processi virtuosi di riuso e riciclo, passaggio fondamentale della Strategia Rifiuti Zero.

Obiettivi specifici del progetto sono:

  • Avviare processi virtuosi di riduzione della produzione di rifiuti, sensibilizzando le nuove generazionirifiuti_zero_locandina di cittadini verso comportamenti che puntino alla valorizzazione dell’utilità e delle potenzialità “residue” di beni destinati a diventare “rifiuto”;
  • Valorizzare le risorse naturali, con particolare attenzione alle risorse idriche e ambientali, patrimonio naturale del territorio interessato, facilitando nel contempo buone pratiche di riduzione degli imballaggi e di riuso;
  • Sostenere la crescita di una coscienza ambientalista che, riconoscendo la validità della Strategia Rifiuti Zero, permetta l’avvio dei passaggi chiave nel medio-lungo periodo portino se non all’azzeramento almeno ad una sostanziale riduzione della produzione di rifiuti.

Rifiuti-Zero_Logo1Tra le prime attività da svolgere, sarà creato il piano della comunicazione del progetto, che comprenderà la grafica, gli strumenti e la tempistica della comunicazione, tenendo conto delle diverse tipologie di target da raggiungere e delle peculiarità di ciascuna azione progettuale. Saranno utilizzati sia i canali tradizionali, ricorrendo alle stampe in caso di effettiva necessità, sia i canali dei social network, compreso esperienzeconilsud.it messo a disposizione da Fondazione con il Sud e tutte le altre reti delle organizzazioni partecipanti. La campagna di sensibilizzazione prevista tra le attività di progetto costituisce la parte più importante del progetto sotto l’aspetto della comunicazione. Gli incontri, infatti, saranno l’occasione per parlare di riduzione dei rifiuti e di Strategia Rifiuti Zero, ma anche per parlare del progetto, della rete che lo attiva e degli enti che lo sostengono. Infine, si prevede l’organizzazione di 3 eventi pubblici nei Comuni di Caposele, Melito Irpino e Frigento, con il duplice scopo di aggiornare il pubblico sullo stato del progetto e valorizzare le attività dell’azione pilota attivata localmente. Per tali eventi si prediligeranno attività di diretto coinvolgimento della comunità locale, a titolo esemplificativo momenti ludici e musicali, arte di strada, dibattiti pubblici. Nell’ultimo mese di progetto è previsto un evento di presentazione dei risultati di progetto, durante il quale si potrebbe anche avere la presenza di Paul Connett che già ha accettato gli inviti della rete ANPAS a vari eventi associativi.

Il tema della riduzione dei rifiuti è uno di quelli per cui si è parlato e si parla tanto, spesso con poca cognizione di causa. L’iniziativa progettuale proposta, grazie alle azioni pilota previste e al coinvolgimento diretto di organizzazioni ben radicate sul territorio, permetterebbe di dare un impulso reale allo sviluppo di iniziative pratiche, condivisibili, ripetibili e che possono facilmente coinvolgere la popolazione delle comunità interessate. Consideriamo tali iniziative, insieme alla campagna di sensibilizzazione, molto importanti da un punto di vista sociale ed economico, per dare segnali concreti di avvio di un nuovo modo di intendere la tutela dell’ambiente e di fare, concretamente, differenziazione e riduzione dei rifiuti prediligendo il riuso e il riciclo. In concreto, considerando ad esempio quanto avverrebbe nel comune di Frigento dopo Rifiuti-zerol’installazione del compostatore, la popolazione vedrebbe il verde pubblico concimato con quanto prodotto dal ciclo di compostaggio, a cui hanno direttamente contribuito; gli abitanti di Melito Irpino avrebbero meno bottiglie di plastica in circolazione; infine nei comuni di Caposele e Solofra si attiverebbero cicli virtuosi di sostegno alla stessa collettività. Tutti questi sono seri segnali positivi dati a una popolazione che quotidianamente vive il dramma di una regione sempre alla ribalta delle cronache per fatti negativi legati ai rifiuti, magari legati a singole realtà territoriali, ma che pregiudicano l’immagine dell’intera regione, senza sottovalutare l’attivazione di nuove potenziali iniziative economiche che prendono spunto dalle esperienze pilota.

L’intervento proposto si basa su un principio molto semplice: far vedere e toccare con mano quanto è possibile fare per ridurre i rifiuti indifferenziati. Attori di tali iniziative saranno organizzazioni molto legate alle proprie comunità di riferimento, svolgendo quotidianamente attività di volontariato e di informazione sui territori. Si interviene inoltre in settori innovativi per il territorio, visto che non vi sono iniziative simili già avviate. La somma di questi elementi costituisce la strategia della proposta di progetto. L’iniziativa si presenta innovativa rispetto alle modalità, al partenariato e al territorio. Nel primo caso, si è proceduto a combinare iniziative pilota e attività di sensibilizzazione che, andando di pari passo nella loro realizzazione, permetteranno di far circolare le informazioni, i risultati e le esperienze in maniera diretta e totale sul territorio della provincia, in maniera diversificata a seconda del target che si intende raggiungere. Riguardo al partenariato, riteniamo ci sia un mix di esperienze, competenze e riferimenti che permettono di affrontare i temi da sviluppare in maniera completa e coerente con gli obiettivi del progetto; si tratta, inoltre, di una rete che per la sua diversificazione come tipologia di soggetti rappresenta un’esperienza innovativa nella provincia di Avellino e una felice “interrelazione” di reti già esistenti sul territorio campano, ottimo punto di partenza per future collaborazioni. Infine il territorio: l’innovatività delle azioni pilota è evi
dente; quello a cui sarà data molta importanza saranno i collegamenti tra i comuni che le ospitano, affinché siano loro stessi promotori di nuova innovazione.

L’attivazione di azioni pilota in piccoli centri come quelli di Caposele, Melito Irpino, Frigento e Solofra, consente di valutare al termine dell’esperienza fatta l’impatto sulle singole comunità. Sulla base dei dati raccolti e grazie all’attività di rete messa in piedi dal partenariato, sono alte le possibilità di replicare le singole azioni in altri Comuni. La messa in rete dei Comuni interessati dal progetto sarà veicolo preferenziale per la diffusione e la promozione di iniziative simili, puntando sulle peculiarità tipiche di ciascuno: il basso costo e la facile organizzazionericiclo-3_600x450 degli spazi per i centri per il riuso; l’utilizzabilità immediata del compost nelle cura delle aree verdi urbane per il compostatore; l’economicità dell’uso dell’acqua depurata per la centralina di erogazione di acqua potabile. Per quanto riguarda la sostenibilità futura, la presenza di associazioni di volontariato radicate sul territorio, che già hanno un grosso ruolo in fase di “impianto” e “primo periodo di utilizzo” delle azioni pilota, farà la differenza. La possibilità di abbattimento dei costi di funzionamento grazie ad entrate da parte dei fruitori dei centri e degli impianti è un ulteriore elemento in favore del mantenimento nel tempo delle iniziative proposte.

CENTRO DI RIUSO CAPOSELE

DESCRIZIONE AZIONE:

L’azione pilota consiste nell’organizzazione di uno spazio fisico che rappresenti un punto di riferimento per la consegna, da parte dei cittadini, di oggetti che sono ancora in buono stato, come capi di abbigliamento, scarpe, biancheria, tappeti, mobili, apparecchiature, svolgendo così uno dei ruoli chiave della strategia “Rifiuti Zero” nel trasformare e valorizzare il potenziale rifiuto in risorsa per la collettività. I materiali consegnati, infatti, dopo opportune attività di riordino, pulizia e riparazione, saranno messi a disposizione di famiglie in difficoltà, comunità e organizzazioni del terzo settore del territorio, contribuendo anche ridurre situazioni di disagio economico. Una parte importante delle attività del centro riguarderà il trashware, ovvero la pratica di recuperare vecchio hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, rendendolo di nuovo funzionante ed utile e allungando il ciclo di vita di questi apparecchi. Il materiale riusa-riduci-riciclainformatico così ottenuto potrebbe essere infatti consegnato o regalato ad enti o persone bisognose, in particolar modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale (digital divide), ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente alfabetizzato e chi ancora non lo è. In definitiva questo aiuterebbe non solo a ridurre i quantitativi di materiale informatico da smaltire, ma anche a diffondere una cultura di uso consapevole delle tecnologie e a promuoverne un suo corretto utilizzo. Si prevede anche l’eventuale vendita dei materiali non richiesti dal territorio, anche per supportare la sostenibilità futura dei centri stessi; in ultima ipotesi, i materiali residui e gli scarti non riutilizzabili saranno conferiti presso gli ecopunti, previa adeguata differenziazione e preparazione per il riciclo.

Saranno attivati due diversi centri per il riuso, uno a Caposele e uno a Solofra. Pur lavorando entrambi alla raccolta di materiali in senso ampio, il primo focalizzerà maggiormente l’attività sul trashware. I volontari delle associazioni partner saranno direttamente impegnati nell’attività dei centri e nella diffusione delle informazioni sul loro funzionamento, garantendo l’apertura dei centri negli orari individuati e facilitando la diffusione delle informazioni sul loro funzionamento.

SEDE ATTIVITA’:

Caposele (AV)

RISULTATI ATTESI:

raccolta selettiva e preparazione al riuso di oggetti e materiali in buono stato – riparazione e re-immissione all’uso di apparecchiature elettroniche – riduzione della frazione di rifiuti tessili, ingombranti e RAEE – riduzione della frazione indifferenziata dei rifiuti

IN AGGIORNAMENTO

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